lunedì 8 luglio 2019

UNA VOLTA A CASA

Una sola settimana può essere la partenza per un cambiamento? Può essere sufficiente?
Queste erano le domande che mi sono posta prima di partire, un po' spaventata ma anche senza aspettative, per non farmi condizionare troppo. Ora che sono a casa penso che è stato come essere in un frullatore, con moltissimi stimoli che mi hanno portato a riflettere su come l'impatto delle scelte educative che facciamo ogni giorno nella vita scolastica influenzino in modo permanente la qualità del nostro insegnamento. La barriera linguistica a volte ha rappresentato uno scoglio, non nella comprensione ma nella possibilità di esprimere un parere, ma ciò non mi ha impedito di cogliere la visione comune che caratterizza lo spirito della Greet School e di come questa visione condivisa si traduca nei momenti delle lezioni, delle assemblies, degli intervalli. Il rispetto verso gli altri e verso il materiale della scuola è sollecitato ovunque con cartelli positivi e motivazionali e l'impatto visivo di questi poster è una potente spinta verso il comportamento giusto. Come anche il rinforzo positivo espresso sia utilizzando l'app Class Dojo sia a voce quando gli alunni seguono le indicazioni o fanno silenzio. Nessuno che urla, nessuna sgridata plateale e anche nei momenti di risoluzione dei conflitti un richiamo a riflettere su come migliorare e su come evitare il verificarsi di nuovo di situazioni difficili da gestire. Questo sentimento si respira in ogni aspetto della scuola ed è ciò che forse mi ha colpito di più, perchè con il rispetto si riconosce l'esistenza dell'altro: " Ti vedo in ciò che sei, riconosco la tua diversità, il tuo lavoro, il tuo ruolo, vedo che se sbagli puoi migliorare. Nel rispetto,non nel giudizio, insieme, possiamo costruire qualcosa per il futuro."
Questa è la spinta vera verso il cambiamento.
Grazie Greet School!
Cinzia



venerdì 5 luglio 2019

5 Luglio Ultimo giorno alla Greet Primary School

La settimana è volata e ci troviamo quindi all'ultimo giorno presso la Greet Primary School. Veniamo accolte come al solito dal sorriso delle segretarie alla reception, che ormai ci riconoscono e poi da Mr. Mason, il deputy Head teacher, che ci spiega come questa sarà una giornata un po' speciale: oggi infatti ci sarà una assembly molto particolare, ci sono le prove dello spettacolo finale delle classi dello Year 6 e ci sarà la Summer Fair nel cortile della scuola!

Veniamo accompagnate nella Hall per la assembly e troviamo i ragazzi degli Year 4, 5 e 6 seduti per terra. Sono poi predisposti dei tavolini, dove siedono i loro compagni, evidentemente un po' nervosi...cosa starà per succedere?
Entra nella Hall Mr. Summerfield, insegnante dello Year 6, che con vero piglio da presentatore televisivo, introduce una gara di spelling, o come la chiamano loro Spelling Bee. Lo spelling per i paesi anglosassoni è molto importante e ci sono gare nazionali e internazionali. Qui i ragazzi si sfidano con delle liste di parole scelte addirittura dal ministero dell'istruzione inglese. Si comincia con termini semplici e poi con parole sempre più complesse, che mettono in difficoltà anche noi insegnanti (sapete fare lo spelling di "guilliotine"? Ehm.....) La gara è molto divertente e il pubblico partecipa con tifo e qualche suggerimento di troppo 😉 I ragazzi vincitori ricevono un premio simbolico da Mr. Summerfield e l'applauso dei loro compagni.

Dopo lo spelling bee è proprio Mr. Summerfield che ci accompagna nella palestra, dove vedremo le prove finali (dress rehearsal) dello spettacolo di fine anno dello Year 6, il musical "The Lion King". Scopriamo che è stato principalmente Mr. Summerfield ad occuparsi di tutto, dalle battute, alla scelta delle canzoni e dei balli: ci racconta di aver cantato in una band per molti anni e questo lo ha aiutato molto nel preparare il musical. I ragazzi, ci spiega, dedicano molto tempo alla preparazione dello spettacolo, che è ormai una tradizione consolidata per tutti i ragazzi che lasceranno la Greet Primary: tutti gli insegnati aiutano nella creazione delle scenografie e dei costumi, che notiamo infatti essere molto curati.
Comincia lo spettacolo e rimaniamo letteralmente a bocca aperta: i ragazzi recitano davvero bene, cantano e ballano con passione e tutto fila liscio senza interruzioni. Mr. Summerfield e gli altri insegnanti presenti danno ai ragazzi molte raccomandazioni finali e consigli su come migliorare la performance, che per loro non è ancora perfetta. Dal nostro punto di vista il livello di professionalità è altissimo e la serietà con cui i ragazzi si impegnano nello show è sorprendente. Chiediamo a Mr. Summerfield come sia possibile trovare il tempo di mettere in piedi uno spettacolo così complesso e lui ci spiega che essendo gli esami finali (i SATs) a Maggio, possono usare il mese di Giugno e Luglio per lavorare su questo tipo di attività.

Concludiamo la mattinata osservando una lezione di scrittura creativa nella classe di Year 2 di Mr. Seabrooke. Scopo dell'attività è creare un fumetto con disegni, bolle dei dialoghi e didascalie e trasporre il tutto dal discorso diretto a quello indiretto.












Nel pomeriggio dovrebbero aspettarci altre ore di osservazione, ma Ms. Begun, che avevamo già incontrato il primo giorno, ci chiede se possiamo darle una mano a prepare la Summer Fair. Questa fiera è un evento che si svolge tutti gli anni e che ha come scopo la raccolta di fondi per la scuola. Non ce lo facciamo dire due volte! In compagnia di alcune sue allieve davvero molto solerti, predisponiamo i tavolini e le sedie nell'ampio cortile. Ogni tavolino è dedicato ad una diversa attività: c'è il barbecue, il tavolo del cibo (Food Stall), pieno di ottimi piatti indiani, pakistani e africani, quello della lotteria a premi (Raffle stall), il tavolino del Mendhi, ossia i tatuaggi temporanei con l'henné tipici dei paesi medio-orientali e quello del Face painting. C'è poi una postazione per il "Sponge di teacher", dove gli allievi possono lanciare delle spugne piene d'acqua in faccia ai loro insegnanti (li ci sarà la fila 😄). Inoltre, ogni Year ha il suo tavolino, dove si possono acquistare piccoli prodotti creati dagli allievi. Dove aver predisposto tutti i tavoli, i genitori e i ragazzi cominciano a riempire il cortile. Io (Paola) vengo impiegata nella vendita del cibo, mentre Cinzia distribuisce i biglietti della lotteria. E' un momento davvero divertente e piacevole e ci fa sentire parte della scuola. E' molto bello vedere come questo evento unisca ancora di più la scuola con la comunità locale e l'ambiente è molto informale e rilassato.







La Summer Fair giunge al termine, il cortile si svuota e per noi arriva purtroppo il momento di salutare tutti gli insegnanti della Greet Primary. Usciamo per l'ultima volta dal cancello principale con un po' di malinconia ma con tanta energia, tante ottime impressioni e tanti spunti e idee da portare a casa. Ci portiamo dietro il sorriso dei bambini,  il loro affetto immediato, la loro curiosità verso l'Italia e la nostra scuola e l'ospitalità degli insegnanti, che ci hanno sempre accolto con calore e seguito con attenzione. Come direbbero loro: "Our hearts are full". Thank you Greet Primary!


Bye Brum! It's been a blast! 😊

L’avventura è finita

Siamo arrivate alla fine della nostra esperienza. La settimana è stata ricca di emozioni, esperienze interessanti ed arricchenti e Birmingham ci ha piacevolmente colpite.




La giornata è iniziata nella Staff Room con un discorso della Dirigente e con la programmazione della giornata. Infatti anche oggi alla Hodge Hill Primary School è stata una giornata speciale. Le classi del sesto anno hanno organizzato l'Enterprise Day. Tutta la giornata i ragazzi hanno venduto dolci, bevande e spiedini di frutta ai loro compagni ed agli insegnanti. Altri gruppi hanno venduto giocattoli, hanno fatto  i nail artist o hanno raccolto soldi facendosi lanciare spugne inzuppate di acqua o piatti ricoperti di panna montata. Con il denaro raccolto finanzieranno la loro festa di fine anno e, se ne avanzeranno, lo daranno in beneficienza. Tutti i gruppi si sono dimostrati attivi e buoni venditori ed i bambini più piccoli erano emozionantissimi e correvano da un banchetto all’altro indecisi su cosa comprare.
Anche oggi sono stata coinvolta nell’organizzazione della giornata ed ho potuto assaggiare dei gustosissimi samosa e pakora e un cupcake, tutto cucinato dai ragazzi e dalle loro famiglie.







Il momento dei saluti è arrivato. La dirigente e tutto lo staff mi salutano con affetto e mi regalano un libro su Birmingham. L’accoglienze è stata davvero calorosa e l’abbraccio delle bimbe della classe 3C mi ha fatto scendere una lacrimuccia.
Esperienza assolutamente positiva!

Prima di rientrare in hotel ho fatto un salto Birmingham Museum and Art Gallery attirata soprattutto
dalla collezione dei Preraffaelliti.  

 

Sono però stata positivamente colpita da quest'opera.



Elena

Oggi incontro la classe dei Leoni dove insegna Miss Barnicle. L'insegnante durante l'ingresso raccoglie le offerte delle famiglie per l'"Enterprise day" e fa presente che con le vendite di oggi i ragazzi della sesta classe potranno finanziarsi il "Prom", una festa molto ambita nel mondo anglosassone che celebra la fine dell'anno scolastico. Un'occasione speciale in cui è d'obbligo per  gli studenti e gli insegnanti  indossare abiti eleganti, i ragazzi si vestono in abito scuro e le ragazze sfoggiano abiti da sera. 
Si distribuiscono le buste con le monete ai bambini e ci si dirige in cortile. Per un attimo penso di essere finita nel paese dei balocchi. Fontane di cioccolate, donuts, gelati, dolci di ogni genere, colore e forma. Un tripudio di dolcezza e di zuccheri. I bambini eccitati spendono tutte le monete e appagano la loro golosità. In uno stand c'è la possibilità di decorare il proprio cupcake con la saccapoche e degli zuccherini colorati. Oltre al cibo confezionato ci sono diverse specialità cucinate dalle mamme dei ragazzi,  decido di degustare un samosa vegetariano, uno speziato snack indiano. 
Una volta tornati in classe un bimbo mi si avvicina chiedendomi se fossi musulmana. "Are you muslim?" . Prendo questo spunto per disquisisre con l'insegnante circa l'importanza della religione per gli studenti. La quasi totalità degli alunni sono di fede musulmana, le famiglie sono molto praticanti ed osservanti. L'insegnamento della religione in Inghilterra segue un approccio pluralistico, vengono insegnate numerose religioni tutte con il medesimo risalto.  L'insegnamento della religione inizia nel primo anno di scuola a 5 anni, l'introduzione alle diverse festività e tradizioni religiose avviene già  nell'anno della reception. Secondo l'insegnante questa apertura alla tolleranza è inevitabile e ritiene che la realtà scolastica si debba adeguare alla costante trasformazione multiculturale della società britannica. Nella foto seguente si può vedere un esempio di attività incentrata su una festività musulmana. 


L'ultima giornata si conclude con i saluti ai bambini, alle insegnanti, alla responsabile della sicurezza e alla preside che sorprende me ed Elena regalandoci un libro su Birmingham corredato da un biglietto di ringraziamento. 
Grazie a Hodge Hill Primary School che ci ha avvolto con accoglienza e simpatia aprendo le porte di casa e regalandoci un'esperienza coinvolgente e indubbiamente arricchente.
Annalisa


 






giovedì 4 luglio 2019

Quarto giorno alla Hodge Hill School

Stamattina ho seguito due classi del quarto anno: la 4 B e la 4 C. Tutti gli insegnanti seguono la stessa programmazione giornaliera ed ho quindi seguito una lezione di matematica ed una di inglese. Nella classe di Mr S. Qayyum è presente una bambina con gravi problemi di apprendimento che però non ha il sostegno perciò l’ho aiutata a svolgere il suo compito.


Gli insegnanti non svolgono una lezione frontale ma cercano sempre di far risolvere il problema ai
bambini, invitandoli a cercare la soluzione con un compagno.
Prima della pausa sono stata invitata a tenere una lezione di francese ed una di italiano; i bambini di Mr Qayyum si sono dimostrati molto interessati. A differenza delle classi inferiori, i bambini del quarto anno svolgono tutte le lezioni seduti ai loro tavoli. In tutte le classi i banchi sono disposti ad isole.
Dopo la pausa ho seguito la classe di Miss B. Ahmed che ha svolto una lezione sugli avverbi di tempo. I bambini hanno poi svolto un lavoro personale, comunicando tra loro ma senza urlare.



Ad un certo punto della lezione è stato mandato in 4C un bambino della classe attigua che si era 
comportato male. Si è seduto difronte al termosifone ed è rimasto lì mezz’ora.
Al termine di ciascuna attività i bambini mettono in ordine i quaderni che rimangono a scuola e prima di andare a pranzo riordinano i loro tavoli. Il gruppo che ha il tavolo più in ordine viene lodato. 
Tramite Classdojo vengono assegnati dei punti per il comportamento, per l’aiuto ai compagni e per il lavoro. Classdojo viene anche utilizzato per estrarre a sorte i bambini che devono rispondere. https://www.classdojo.com/it-it/?redirect=true
Nel pomeriggio ho seguito Mrs Foissey in un’ora di supplenza in una classe del sesto anno e mi è        sembrato di tornare a casa: ragazzini urlanti ed un paio anche maleducati. Durante quest’ora avrebbero dovuto preparare dei cartelli per domani che sarà l’Enterprise Day.
Elena


Oggi la mia giornata (Annalisa) si svolge in una nuova classe della reception, quella dei leopardi dove trovo la sorridente Mrs Fouissey, l'insegnante di francese. Si inizia sin da subito ad impegnare i bambini chiedendo qual'è la loro stagione preferita. I bimbi si precipitano a prendere le lavagnette bianche e i penneralli per scrivere le loro risposte.  Una bimba dice di amare l'iinverno per la neve e prova a scrivere: " I like winter because is snowy".
 L'obiettivo non è che scrivano correttamente ma che imparino a famigliarizzare con la scrittura e si sentano gratificati per gli sforzi compiuti. 
Sui tavoli hanno sempre a  disposizione dei fogli plastificati in cui sono scritte le parole inglesi ad alta frequenza che possono essere utili nelle loro esercitazioni giornaliere. 


Terminato questa attività inizia la lezione di francese.
Durante l'appello l'insegnante dice "Bonjour" seguito dal nome del bambino e loro ripetono "Bonjour".  Poi iniziano le presentazioni, un simpatico coniglietto passa da mano a mano e ciascun bambino esordisce con "Je m'appelle..." seguito dal suo nome.
Con l'utilizzo della lim Mrs Fouissey propone numerose canzoni francesi che i bambini cantano con disinvoltura e divertimento. La maggioranza delle canzoni sono del musicista Alain le Lait e sono incentrate sui saluti, sui colori e sui numeri. Poi l'insegnante mette alla prova i bambini scegliendo vari oggetti (forbici, penne, libri) e chiede di nominarli e di indicare il colore. Gioco riuscito, tutti si ricordano le parole in  francese!! A seguire una sorta di strega tocca colore in giro per la classe e poi tutti insieme si canta: "J'aime les fruits". 
Sulla scia dell'apprendimento del francese propongo di leggere una storia prima in italiano e poi in inglese per far avvicinare i bimbi ad un'altra lingua e per mettermi in gioco. Mrs Fouissey dice di amare molto l'italiano e inizia a parlarlo davanti agli occhi divertiti dei bambini. Così inizio a raccontare la storia di "Hocus incontra Lotus" incoraggiando i bambini a ripetere alcune parole: "ciao", "farfalla" , sì", "amico".  Immediamente sono sorpresa dalla buona pronuncia dei bambini e dalla disinvoltura nel ripetere, l'insegnante mi spiega che quasi tutti gli studenti essendo di origini pakistane sono bilingui ecco perchè sono facilitati nell'apprendimento linguistico. 



Dopo una breve pausa in giardino torniamo in classe perchè arriva l'insegnante di musica. Sempre utilizzando la lim seleziona il brano "waving flag" (di K'naan)  e altre canzoni che invitano a cantare, muoversi e ballare. Nel pomeriggio conosco l'insegnante della classe dei leopardi, Mrs Goode che propone giochi interattivi di fonetica presenti nel  sito: www.phonicsplay.co.uk. A fine giornata viene data una valutazione al comportamento dei bambini con l'applicazione"classdojo",teach.classdojo.com.  Mrs Goode ricorda che domani si terrà  un evento speciale "Enterprise day" gestito dalla classe sesta. I bambini potranno acquistare dolci e caramelle. 






4 LUGLIO 2019 OGGI TOCCA A NOI!

Nella mattina, prima dell'intervallo, siamo ospitati da Miss Begun nello Year 2. Partendo dal topic di questo term, la città di Londra, e collegandolo alla preparazione per la Summer Fair di venerdì pomeriggio, Miss Begun propone un lavoro di ricerca on line per imparare a raffrontare le città di Londra e di New Dheli. Siamo colpite dalla velocità con cui gli studenti, seppur così piccoli, siano in grado di accedere ad una piattaforma didattica condivisa con l'insegnante (Activelearn) e di come ricerchino in modo autonomo le informazioni di cui necessitano. E' un'attività interdisciplinare, come molte che abbiamo osservato, che include il confronto tra grandi numeri, la geografia, la ricerca di informazioni essenziali e aspetti della cultura dei due Paesi.
Al termine di questa attività, c'è un confronto tra i gruppetti, in cui si correggono le risposte sbagliate.
La lezione si conclude con un quiz su Kahoot e la squadra vincitrice avrà 10 punti su Class Dojo. Siamo partecipi della lezione e ci vengono chieste molte cose sull'Italia. Gli alunni sono incuriositi su tanti aspetti ed è molto divertente essere al centro dell'attenzione.







Dopo il break mattutino, io (Paola) saluto i piccoli dello Year 2 e mi dirigo verso una classe dello Year 6 dove icontro Mr. Howell. Come nelle altre lezioni dello Year 6, anche qui stanno lavorando sul topic di questo term, i disastri naturali. E anche qui, lavorano in modo cooperativo e utilizzano dei Chrome book per ricercare delle informazioni specifiche sul disastro naturale da loro prescelto. Si tratta di un lavoro più guidato, infatti ogni gruppo ha una scheda da riempire con dati di vario genere. Si tratta di un apprendimento di tipo trasversale, che coinvolge la storia, la geografia e le scienze, come indicato da questo approccio dei Curriculum studies. Ho modo di parlare a lungo con Mr. Howell del suo metodo di insegnamento, dato che i suoi alunni sono molto autonomi e non vanno quasi mai richiamati all'ordine. Viene dato loro un tempo preciso per completare il lavoro, e questo li stimola a non perdere tempo.
Dopo il pranzo in compagnia delle co-headteachers, io e Cinzia "saliamo in cattedra"! Io condurrò una lezione in una classe di Year 5, mentre Cinzia dovrà farla addirittura due volte, a grande richiesta sia dei docenti che dei bambini.
Nello  Year 5 comincio col presentare la mia città, Torino, tramite un breve video che mette in risalto le sue bellezze storico-artistiche nonché i paesaggi naturali della nostra regione. I ragazzini sono letteralmente a bocca aperta e sono colpiti dalle nostre montagne innevate e dagli edifici eleganti.
Mostro loro foto del Museo Egizio, della Mole Antonelliana e del Palazzo Reale e da qui la curiosità degli alunni ha il sopravvento: mi tempestano di domande e la lezione diventa quasi un "dialogo".
Successivamente mostro un video prodotto da miei allievi per un progetto E-twinning, dove presentano la nostra scuola media in inglese: premetto che i miei alunni erano molto nervosi alla prospettiva di dover mostrare le loro abilità con l'inglese a dei loro co-etanei madrelingua e che non vedono l'ora di avere un commento sulla loro "perfomance". Gli alunni dello Year 5 guardano il video con interesse e si complimento per l'inglese dei miei alunni! Addirittura si raccomandano di fargli arrivare i loro complimenti. La classe è tappezzata di messaggi motivazionali per incoraggiare l'apprendimento sereno e lo spirito di iniziativa, e i ragazzi me li leggono con orgoglio e mi dicono di "passare" i messaggi a miei alunni. Le domande e le curiosità sulla nostra scuola si moltiplicano e potremmo andare avanti tutto il pomeriggio, ma l'insegnante, Miss A. Begun, li interrompe perché devono fare una lezione su "Midsummer Night's Dream" di Shakespeare. Ci ripromettiamo di continuare la chiaccherata alla Summer Fair di venerdì.
Io invece, Cinzia, ho replicato la mia lezione nelle classi di Year 2 di Mr Blake e di Miss Begun. In entrambe le classi sono partita mostrando loro dei video su Torino, sul Museo Egizio e sulla scuola di La Loggia, così che gli alunni potessero avere un'idea di com'è effettivamente il nostro territorio, con le montagne, il fiume che scorre nella città e gli spazi della scuola. Poi ho insegnanto, attraverso l'uso di alcune slide, i saluti, come dire grazie e i numeri da uno a dieci. Così abbiamo potuto giocare con somme di numeri in italiano ed è stato molto divertente. Alla fine della lezione ho dato loro i segnalibri che i miei alunni avevano preparato e tutti quanti volevano venire in vacanza in Italia durante il summer break. Missione compiuta!

Nell'ultima parte di questa densa abbiamo potuto infiltrarci nel Leadership meeting, in cui il futuro preside, Mr Mason, e i responsabili dei vari anni stavano pianificando gli obiettivi educativi e le finalità educativa da mettere in atto nel prossimo anno scolastico. Non si è assolutamente parlato di contenuti, ma la riunione era incentrata sull'analisi dei bisogni della scuola, sui punti di forza e di debolezza e sulle strategie da utilizzare per il miglioramento globale della vita scolastica.
Questa discussione ci ha colpito in modo favorevole, soprattutto per quanto riguarda il focus su una visione ampia e di lungo termine rispetto alla missione della scuola nel contesto sociale ed educativo.
Siamo uscite con molte domande su cui riflettere anche noi.

mercoledì 3 luglio 2019

Transition day alla Hodge Hill Primary School

Oggi è stato un giorno molto speciale alla oggi Hodge Hill Primary School. Si è svolto il Transition Day, il giorno in cui bambini conoscono l’insegnante che avranno l’anno successivo; diversamente dal nostro sistema scolastico, in UK i bambini cambiano insegnante ogni anno.
La giornata degli insegnanti è iniziata nella Staff Room con la “Transition day breakfast” durante la quale la dirigente ha presentato i nuovi insegnanti ed ha assegnato gli insegnanti alle classi.


Per il prossimo anno sono previste modifiche e non ci saranno più gli insegnanti specialisti ; Mrs
Foissey  non insegnerà dunque  più francese in tutta la scuola ma avrà una sua classe. L’insegnamento
della lingua straniera sarà affidato all’insegnante della classe.
La mattina ho seguito Mrs Foissey che ha accolto la sua futura classe. I bambini erano molto eccitati e curiosi di sapere il nome del loro futuro insegnante e quando l’attuale 3C ha scoperto che sarebbe stata Mrs Foissey sono stati molto contenti, specialmente le bambine.  
La lezione è iniziata con una esercitazione sul corsivo e successivamente viene consegnato ai bambini il disegno di una mano: all’interno delle dita dovevano scrivere cosa sanno fare bene e nel palmo quali sono tre qualità importanti per loro. Questa attività è stata assegnata a tutte le classi perciò i bambini vengono stimolati a fare del loro meglio per risultare la classe migliore.


Dopo la pausa pranzo ho seguito Mrs A. Tarpey che ha svolto attività di scrittura con la sua futura classe 2T.
Ho potuto assistere a  due intervalli in cortile e la cosa che mi ha stupito di più è che, quando suona la
campana i bambini smettono immediatamente di parlare e di giocare e si dispongono in fila per poter
rientrare con ordine in classe. Gli studenti di questa scuola sono molto disciplinati e gli insegnanti ripetono spesso quali sono le regole da rispettare. In più in ciascuna classe ci sono cartelli sulle regole da rispettare.


Anche questa giornata speciale si è conclusa al meglio, lasciandomi numerosi spunti per poter migliorare la mia didattica.
Elena


Grande attesa per i bimbi della reception per il transition day. Un’occasione speciale in cui  sono invitati a trascorrere l’intera giornata nella classe che frequenteranno l’anno successivo con la nuova insegnante. Inizio la giornata nella classe delle Tigri dove insegna la mia tutor Ms Chatterley. C’è emozione ma anche tanta agitazione. Un bimbo preoccupato chiede se da domani dovrà frequentare la nuova classe, year 1. L’insegnante ripete più volte "no worries" e  rassicura gli alunnni spiegando che il transition day è appunto solo un giorno di transizione e dopo le vacanze a settembre inizieranno a frequentare la nuova classe. Inoltre precisa che tutti loro avranno una bella sorpresa riguardo all'incontro con la futura insegnante. Così in  un attimo si mettono tutti in fila e vengono accompagnati nella classe di fronte dove trovano ad accoglierli Miss Miller. Grande entusiasmo quando scoprono che questa insegnante l'anno prossimo non insegnerà più alla reception e sarà spostata nell'year 1 diventando così il loro nuovo punto di riferimento. Miss Miller dopo aver intrattenuto i bambini con dei semplici giochi di conoscenza chiede di pensare alle regole per star bene a scuola. Invita i bambini a parlare a coppie e a esporre le loro idee nel grande gruppo. Da questa conversazione nasce un cartellone in cui vengono riportati gli interventi più significativi. Dopo pranzo i bambini indossano il grembiulino e armati di tempere e pennelli eseguono il loro ritratto.
 Entrambi i lavori verranno esposti a settembre nella fase dell'accoglienza. Visto che oggi c'è un sole caldo e le temperature si sono finalmente alzate si trascorre  il resto  del pomeriggio giocando all'aria aperta nel giardino della scuola.  
Annalisa














Secondo giorno alla Hodge Hill Primary School: l’avventura continua.

Ed anche il secondo giorno alla Hodge Hill Primary School è passato.
Oggi ho seguito la classe Miss Harris, la 3A. La giornata è stata dedicata quasi interamente allo sport. Dopo l’appello i bambini vengono divisi a gruppi formati da alunni delle 4 classi terze. Le maestre hanno formato i gruppi ed hanno mandato i bambini nelle altre classi. Mi ha molto stupito il fatto che i bambini si muovano liberamente tra le classi.
Prima di uscire l’insegnante si è assicurata che tutti bambini avessero l’acqua.
Le classi del terzo e quarto anno hanno svolto gare di velocità, di corsa con i sacchi, di salto della corda e staffette e la vincitrice è risultata proprio la classe di Miss Harris.
In classe oltre alla sottoscritta era presente una tirocinante ed entrambe siamo state coinvolte nell’organizzazione delle competizioni. Al ritorno in classe i bambini hanno fatto merenda e poi sono usciti in cortile per l’intervallo.  Passati 15 minuti, sono rientrati in classe e l’insegnante ha letto una storia soffermandosi sul significato di parole non conosciute dai bambini.
Al termine della mattinata i bambini si sono recati in parte in mensa per il pranzo, in parte in un’altra aula per consumare il pasto portato da casa.
Durante la pausa pranzo i bambini vengono controllati da assistenti alla mensa mentre gli insegnanti consumano il proprio pasto nella Staff Room. Mentre stavo gustando la mia Jacket  potato è suonato l’allarme antincendio e così siamo usciti tutti e ci siamo diretti alle aree di raccolta nei diversi cortili.  I bambini si sono radunati con ordine e diversi addetti forniti di walkie- talkie hanno comunicato con le diverse aree per accertarsi che i bambini fossero tutti usciti.  Pensavo fosse un’esercitazione perciò sono uscita con estrema tranquillità ma, una volta fuori, ho scoperto che non lo era. Fortunatamente però non era scoppiato nessun incendio! Al ritorno in classe Miss Harris ha fatto l’appello al quale i bambini hanno risposto “buon pomeriggio” ed ha continuato la lettura della storia. Tutti gli alunni hanno ascoltato la storia in silenzio seduti sul tappeto.


La giornata dello sport è continuata nel pomeriggio: i bambini si sono cimentati in un torneo di pallamano. La cosa che più mi ha colpita anche oggi e l’ubbidienza dei bambini, la loro indipendenza e il saper accettare i castighi senza polemizzare e cercare di giustificarsi o incolpare altri. Rientrati in classe l’insegnante ha chiesto ai bambini se avessero apprezzato la giornata e quasi tutti si sono dimostrati entusiasti, proprio come me!
Elena



La mia seconda giornata si svolge nella classe delle Giraffe dove incontro Miss Miller. Dopo le presentazioni di rito mentre aspettiamo l’arrivo dei bambini l’insegnante mi racconta come e’ organizzato il sistema scolastico inglese e come è strutturata la scuola primaria. Il primo anno che accoglie i bambini di 4 anni prende il nome di “Reception”, a 5 anni iniziano year 1 . Successivamente frequentano fino a year 6 e poi inizia la scuola secondaria. L’obbligo scolastico inizia a 5 anni e termina a 16.
La classe affaccia su un giardino dove i genitori accompagnano i bambini i quali entrano direttamente nell’aula salutando i famigliari e rivolgendosi all’insegnante con un sonoro: “Hi Miss”.
Mettono la loro bottiglia d’acqua in un contenitore e appendono la loro giacca in una rastrelliera comune. Poi tutti seduti sul tappeto si inizia con la registrazione.A differenza dell’appello in Italia in cui i bambini rispondono:  “ presente”  l’insegnante dice per ciascun bambino
“Good morning”seguito dal nome del bambino  ed i bambini rispondono con “Good morning”. Dopo inizia la lettura di una storia ambientata in una fattoria e Miss Miller incoraggia molto i bambini a ripetere le parole correggendoli quando il suono non è corretto. In seguito iniziano i giochi matematici utilizzando delle forme colorate disposte sulla lavagna, ciascuna delle quali corrisponde ad un numero. I bambini indovinano tutti i numeri esi  esercitano con le addizioni. Visto che il giorno seguente avrà luogo il transition day ossia un giorno speciale con l’insegnante che li accoglierà nell’year 1 viene chiesto di riflettere su cosa hanno imparato nell’anno di reception. I bambini dopo essersi confrontati a coppie espongono le loro idee a voce alta. Anziché chiamarli per alzata di mano si utilizza il random name con la lim (board) che crea attesa e curiosità nei bambini. Quando viene selezionato il proprio nome il bambino può parlare e le risposte sono riportate in una lavagna bianca. Successivamente viene dato ad un piccolo gruppo un foglio in cui  provano a scrivere le loro risposte e a fare un disegno. Mi colpisce il fatto che i bambini di questa età (i mezzani per la scuola dell’infanzia italiana) possono divertirsi a formulare frasi e ad avviare una prima forma di scrittura. Gli altri bambini sono invitati a “ choose your Learning”  ossia a scegliere tra le diverse attività presenti negli altri tavoli (pittura, gioco matematico, disegno).  Poi a rotazione tutti svolgono l’attività di scrittura con la supervisione dell’insegnante. Finita l’attivita’ inizia il gioco libero al termine del quale parte un simpatico conto alla rovescia sempre con l’utilizzo della lim. Tre minuti per ritirare i giochi con il sottofondo musicale del film Mission Impossible. I bimbi vedono il tempo che scorre alla lavagna e si affrettano a riordinare. 
E’ quasi ora di pranzo. Sono le 11.20. I bimbi vanno autonomamente in bagno senza supervisione e al comando di: “Line up” tutti  in fila per la mensa. Durante la pausa pranzo i bimbi sono assistiti da
personale addetto. Le insegnanti hanno un’ora di pausa e possono mangiare nella staff room uscire dall'edificio, chi abita nei pressi della scuola ha persino il tempo di recarsi a casa. Il pomeriggio e’ dedicato a giochi di fonetica con l’ausilio della lim. Incuriosita dall'insegnamento precoce della fonetica chiedo chiarimenti. Miss Miller mi spiega che in quest'anno di scuola viene data molta importanza all'insegnamento della fonetica per preparare i bambini al'inizio dell'year 1. Ai bambini viene insegnato a leggere singole lettere o gruppi di lettere dicendo il suono che rappresenta. Grazie all'apprendimento ripetuto e sistematico iniziano sin da piccoli a leggere le parole mescolando i suoni insieme per formare una parola. Ogni fine settimana viene consegnato il quaderno contenente sia la parte di fonetica inglese sia quella di matematica. Anche l'insegnamento della matematica è al centro dell'attenzione. In quest'anno vengono insegnati i numeri e le prime operazioni utilizzando le forme che avevo visto esposte sulla lavagna durante le somme. Scopro che quelle forme diverse e colorate appartengono a "Numicom" un programma specifico volto ad insegnare i bambini a contare e a ragionare matematicamente attraverso l'uso di oggetti concreti. Prese dai vari discorsi ci accorgiamo che la giornata sta per terminare ed è ora di riordinare.
Alle 2.50 i bimbi prendono la giacca e la bottiglia  e aspettano seduti in cerchio i loro genitori che arriveranno alle 3. Mi sorprende quanto i bambini siano rispettosi ed obbedienti nell’aspettare i loro genitori. Nessuno si alza se non e’ chiamato.
Bye Miss see you tomorrow!
Bye children see you tomorrow!